martedì 14 marzo 2017

TEX 676 e 677 scritti da Tito Faraci


Fino a qualche anno fa non mi sarei mai immaginato a leggere Tex. Eppure eccomi qua, e con la serie regolare per giunta!
Ho deciso di prendere questi ultimi due numeri per lo scrittore che apprezzo molto: Tito Faraci.
Eeeeee... son rimasto deluso :(
Vediamo perché.

Il motivo principale è la perenne sensazione di déjà vu che accompagna tutta la lettura.
La sceneggiatura non ha mordente e il ranger sembra bidimensionale, quasi un contorno. Mi ha ricordato il perché non prendo più Morgan Lost.
Eppure la storia ha buon ritmo, le scene d'azione sono ben rappresentate.


Per fortuna i disegni sono veramente eccellenti. Uso di inquadrature molto cinematografiche e tratto bello pesante con uso del nero impeccabile, sopratutto nelle scene in notturna e con la pioggia. Espressività dei personaggi molto marcata; mi piaccio molto come sono stati resi i volti arrabbiati.
Avrei voluto qualche splash page. Peccato.

guardate che bella questa vignetta

Forse Tex è un mensile vecchio scritto per vecchi e non me ne vogliano i più anziani in ascolto ma la serie di cartonati con formato alla francese è molto più bella.

Tito mi aveva convinto con l'auto-conclusivo de Le Storie, ma questa volta mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Un Tex così non fa per me. Addirittura gli preferisco Tex Classic.

VOTO

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