domenica 22 gennaio 2017

UNA SERIE DI SFORTUNATI EVENTI su Netflix


Può una serie che parla di sfighe essere bella, quando poi già la sigla ti sconsiglia di vederla?
A quanto pare sì, visto che USDSE di Netflix non solo merita di essere guardata, ma è uno di quei pochi prodotti che si presta alla duplice visione genitori/marmocchi.
Ma reggerà il confronto con il film del 2004 con Jim Carrey e, cosa ben più complicata, con la serie dei libri?

Il primo dubbio che accompagna lo show fin dal suo annuncio è se Neil Patrick Harris sarebbe stato un buon conte Olaf al pari Carrey. Beh possiamo essere soddisfatti dell'interpretazione di Neil anche se compare decisamente troppo poco e avrei preferito vedere un po' di più le sue buffe espressioni.

Un altro punto a favore della serie è che si adatta decisamente meglio del film nel trasporre la serie di romanzi, che essendo composta da 13 libri + 7 spinn-off, è decisamente difficile da racchiudere nel minutaggio di un lungometraggio.
Infatti la pellicola adattava la storia fino al terzo romanzo e la modificava per chiudere la trama, lasciando comunque qualche spiraglio per un eventuale seguito, che non è mai arrivato.
Mentre la serie non ha questa necessità e tratta i primi quattro romanzi lasciando la trama aperta senza preoccuparsene; anzi sfrutta il cliffhanger nel finale di stagione per aumentare ancora di più l'hype per la seconda.

Bellissime sia le scenografie che i costumi, così come la fotografia. I pochi effetti speciali sono realizzati con cura e non sono per niente invasivi.
In generale si percepisce una cura in ogni aspetto dello show che sicuramente vanta dei livelli produttivi elevati

Sono stati ingaggiati tutti bravi attori che si adattano bene ai personaggi, compresi i bambini protagonisti che grazie al cielo non risultano ne irritanti ne saccenti.

Anche i miei figli hanno apprezzato e ne sono rimasto sorpreso perché, benché le immagini siano molto attraenti, il tipo d commedia piuttosto sottile e raffinata mi lasciava dei dubbi sul loro coinvolgimento. Ma così non è stato (grazie sopratutto ai travestimenti del conte) e abbiamo passato delle serate divertenti; non solo, le battute e le imitazioni si sono protratte oltre la visione, fino alla messa a letto della prole.

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