martedì 20 dicembre 2016

LA CASA di Paco Roca


Mio nonno era un po' come il papà dei protagonisti di questa nuova graphic novel di Paco Roca, e in maniera simile se ne è andato, mangiando un arancio, un mezzogiorno come un altro.
La casa è come un album di ricordi tutto spiegazzato e disordinato, che hai timore di buttare perché pensi che essi possano andare persi.


Ogni oggetto o fotografia ti rievoca sentimenti e sensazioni, non necessariamente positive, ma che fanno parte di te e ti definiscono come individuo.
Con la sua abilità nel raccontare questo, l'autore mi ha ricordato il Taniguchi di Al tempo di papà ; prima che qualcuno mi spernacchi mi rendo conto che sono diversi, la somiglianza la intendo nell'atmosfera e nel non detto.
C'è poco testo, ma i dialoghi sono precisi e talmente incisivi che insieme alla immagini raccontano tantissimo dei personaggi, i quali sono molto tridimensionali.
Ho provato forte empatia per tutti e sono così ben tratteggiati che sembra quasi di conoscerli.
Ottima scelta dei colori con un tratto sintetico ma preciso e particolareggiato in maniera funzionale al racconto.
Un fumettista straordinario e a tutto tondo Paco, che mi sento di consigliare, senza paura di sbagliare, a tutti i lettori più riflessivi.
Dopo vedrete le vostre case con occhio diverso.

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