giovedì 11 agosto 2016

ZOOTROPOLIS

Una coniglia non ci sta ad aderire alle banali etichette della sua specie e al posto di aspirare a diventare l'ennesima tacca sulla cintura di Hefner o a sfornare coccolosi coniglietti, punta i piedi per diventare un poliziotto. Ma il mondo è un posto pieno di persone brutte che vogliono farla diventare un triste ausiliare del traffico. Un film contro i lavori umili praticamente.

Non riesco a stare dietro a tutto purtroppo e mi perdo molte cose per strada; quindi il più delle volte mi tocca recuperare e devo dire che in questo ho trovato la mia dimensione: fruire dell'entertainment con calmo ritardo. E' in quest'ottica che dopo il salto vado a parlare di Zootropolis.

Il mago Lasseter: dove mette mani lui, tutto diventa oro. In questo caso la Pixar fa scuola e la Disney impara e così abbiamo un film che parla sia agli adulti che ai bambini a più livelli. Ok niente di paragonabile ai capolavori della Pixar, ma un deciso passo avanti nel modo di concepire l'animazione da parte dei WDAS che da Ralph Spaccatutto sembra aver imboccato la strada giusta (anche La principessa ranocchio e Rapunzel non erano male).
Divertente e riflessivo allo stesso tempo credo sia destinato ad avere molti seguiti, ma questo non è assolutamente un male se manterranno la stessa vena creativa. La storia e la morale non sono certo originali, ma raccontate senza puerile politically correct hanno sempre il loro perché.

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